1966, Direttore Tecnico
Nato a Milano, vive a Milano
Sono il Direttore Tecnico di Borio Mangiarotti e, per SeiMilano, il Responsabile Unico del procedimento per conto della Società committente Ariadne. Inoltre, sono il direttore dei lavori di quasi tutte le opere private e le opere di urbanizzazione. Sono, diciamo, l'unica persona che ha seguito la genesi di questo cantiere dal 2005 ad oggi. Mi occupo direttamente dei rapporti col Comune, con la committenza e con le società di controllo e molto altro. Ovviamente non sono solo. Al mio fianco ci sono i dirigenti di cantiere: nel momento in cui sorgono dei problemi mi interpellano, altrimenti vanno avanti in assoluta autonomia. Questo mi dà molta tranquillità e vale qui, come su tutti gli altri interventi immobiliari della Società. SeiMilano è stato sicuramente un cantiere che ha dato molti pensieri, tra cui un lungo processo durato 9 anni, conclusosi nel 2018 con la piena assoluzione di tutti gli indagati. Per non farsi mancare nulla, sono poi sopraggiunti l'aumento dei prezzi per la guerra in Ucraina, le questioni legate al fermo cantiere per il COVID, tutte aggravanti di non poco conto. Un cantiere che ha richiesto un presidio costante, anche in considerazione del numero di persone che vi lavorano, dello staff interno impiegato e di un fatturato molto importante per l’azienda. Per tutte queste ragioni, la mia presenza in Via dei Calchi Taeggi è ormai quotidiana, mentre in sede negli ultimi tempi mi hanno visto molto di rado!
È un mestiere che si impara col tempo, richiede molta pratica ed esperienza sul campo: “sporcarsi le mani” non è un’opzione, ma una necessità per capire il processo costruttivo.
Papà aveva una piccola azienda di ristrutturazioni e io andavo da lui a fare il manovale: erano altri tempi, è vero, e si poteva fare. Ho avuto la fortuna di imparare lavorando fianco a fianco con ferraioli, gruisti, escavatoristi e tutte le figure che partecipano al processo produttivo.
Appena laureato in ingegneria edile sono entrato in Borio Mangiarotti con un contratto di formazione e ho ricoperto tutti i ruoli da assistente di cantiere a Direttore Tecnico. Con l’Ingegner De Albertis c'era un rapporto particolare che andava oltre il rapporto di lavoro. Una familiarità che è cresciuta col tempo. Per questo, oggi sono particolarmente contento che questa operazione sia riuscita e si concluda con un grande parco urbano intitolato lui.
Foto © Isabella Sassi Farìas