mer, 02 ottobre 2024

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Marco Pezzoli

1978, Direzione lavori, capo cantiere 
Nato a Calcinate (BG), vive a Palazzolo sull’Oglio (BS)

Qui ci sono tanti capi cantiere, e io sono uno di questi. Mi occupo del lotto sud del comparto residenziale, l’ho cresciuto come un figlio. Quando arrivai, c’era solo lo scavo. Dirigo le lavorazioni, do indicazioni rispetto a come vanno eseguite, ma soprattutto ne gestisco e controllo l’esecuzione, per garantire al cliente un prodotto finito di qualità. In questo momento non ci sono molte maestranze perché le lavorazioni sono piuttosto concentrate nella parte nord, più prossima ai rogiti. Ma presto arriveremo ad essere oltre un centinaio. Non è un lavoro semplice, ma come tutte le cose, per farle bene, ci vuole cuore e passione, altrimenti, è meglio cambiare mestiere. Io ci sono nato in questo ambiente. È il mio habitat. Mio padre ha un’impresa. A 22 anni però ho deciso di voler crescere con le mie gambe. Sono partito da semplice manovale. Da piccolo volevo fare il geometra ma poi, visto che non amavo lo studio, ho fatto la scuola edile e un percorso di apprendimento sul terreno: gruista, manovale, carpentiere e man mano sono cresciuto. Alla fine, sono diventato capo-cantiere.
Ho lavorato molto all’estero: lo stadio di Bratislava, un impianto industriale in Ungheria, una centrale energetica in Austria, un ampiamento della BMW in Germania. 5 anni di trasferte. Era molto stimolante e ho imparato molto. Ma era anche molto gravoso dal punto di vista della lingua… per farmi capire avevo bisogno di un interprete. È chiaro che, se sei arrabbiato vuoi mostrare tutto il tuo disappunto, ma la traduzione è meccanica e fredda, il messaggio perde efficacia!
Il nostro è un lavoro di empatia, i cui perni sono la capacità di collaborazione interpersonale e di programmazione: finisco io, cominci tu, comincio io e finisci tu. Le lavorazioni devono innestarsi una sull’altra con una precisione quasi chirurgica la cui bellezza è anche la piccola imperfezione, frutto dell’artigianalità del prodotto manuale. Anche questo è il bello dell’edilizia.
Certo, quando vado a casa, stacco. Se non lo fai, diventi matto. Devi trovare le tue valvole di sfogo. Per me c’è la moto. Una passione che condivido con alcuni colleghi. Ogni tanto si parte e via... si vola lontano.

Foto ©Alessandro Guida