mer, 02 ottobre 2024

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Tommaso Paino

1992, Architetto
Nato a Milano, vive a Parigi (Francia)

Ho studiato Architettura al Politecnico di Milano, mantenendo uno sguardo alla scala territoriale, alla città. Dopo la laurea, la mia ragazza dell’epoca – oggi mia moglie – stava facendo uno stage a Parigi e l’ho seguita. Era il 2017.
Ora Parigi è la nostra città, ma un pezzo di cuore è sempre a Milano. È casa.
Ed è anche per questo che sono innamorato di questo progetto, perché sono luoghi che riconosco. Penso che sia importante valorizzare il verde e mantenerlo ad una scala urbana, ad uso cittadino. Un verde che va gestito, curato, e che sia per le persone. Qui l’approccio è molto interessante perché introduce e affronta dei temi complicati come la relazione tra la gestione delle acque in un contesto di cambiamento climatico e l’introduzione di una trama verde che dovrà evolvere nel tempo. Il sistema studiato parte dal pragmatismo funzionale della struttura agricola lombarda inserendolo all’interno di un parco cittadino. C’è molta complessità che non si vede. È sotterranea.
Ora è ancora un grande vuoto, ma già mi immagino le stanze dei parcellari – quegli spazi a prato in cui ci si potrà sdraiare – delimitate dai filari che, ad ogni stagione, si tingeranno di colorazioni diverse. E poi le alberature che costeggiano le residenze: sono tutti frutteti, piante a fiore. In primavera sarà una meraviglia!

Foto © Isabella Sassi Farìas